Nel 2018 proponemmo e fu realizzata la Collettiva “Qui siamo nati”. Fu un successo che molti dei partecipanti ancora ricordano. Ci proponemmo di continuare per stigmatizzare e documentare artisticamente i nostri giorni e ciò che ci lasciano dentro.
Ho pensato a questa nuova rassegna collettiva “ E qui siamo…”
Oggi viviamo una realtà davvero complessa. La pandemìa ci ha mutato nel quotidiano e ha modificato tanti parametri di vita , di lavoro, di rapporti sociali, del nostro vivere umano tra gli altri e con gli altri.
Questo anno ci ha cambiato e ci ha lasciato anche nel mezzo di un mutamento sociologico che in qualche modo lascerà profonde tracce nel nostro essere e nel nostro fare arte.
L’arte infatti vive sempre e narra, così come faceva nei secoli passati. L’arte ci consola e ci aiuta, ma ci obbliga ad essere più di altri, testimoni.
Il 2020 e questi mesi del 2021 ci hanno fatto assistere a paure collettive e soggettive, a drammi e tragedie giornaliere ed ognuno di noi in parte o direttamente è stato toccato, sfiorato o coinvolto in questo evento planetario.
Vi invito a partecipare con questo spirito e comporremo di certo un rosario di opere narranti e che fissano oltre gli anni futuri e per gli anni futuri quanto è avvenuto ed avviene.
QUI SIAMO …. qui viviamo , qui sperimentiamo, qui pensiamo, qui capiamo, qui qualcuno muore e ci lascia orfani, altri sopravvivono segnati, molti soffrono per motivi economici, tanti per la solitudine e l’angoscia.
Anche chi scrive , per motivi diversi, nel 2020 è stato toccato dal trauma della perdita di persone amiche e che non meritavano di andare via.
Il desiderio poi di ricordare mi ha suggerito di dedicare quanto scriverò o dipingerò a Gabriella De Luca e Gianni Bartoloni, la prima, madre e ancora giovane travolta tragicamente da un camion a settembre 2020 e il secondo, 51 enne giornalista politico, sconfitto dal COVID allo Spallanzani di Roma, nello scorso fine ottobre.
Vi invito a fare altrettanto. Vi prego di accompagnare la vostra opera con una RIFLESSIONE scritta di circa 750 battute su questo tempo liberamente composta e dedicandola se volete, in apertura, scrivendone il nome o i nomi, a chi secondo la vostra esperienza merita di essere ricordato.
Vi consegno questo invito, nella speranza che da esso nascano capolavori della sensibilità di ciscuno, profondi moti dell’anima che indaghino sul mistero dell’essere in vita , in questa nostra complessa società umana.
“Nos nunc hic sumus” . Noi ora qui siamo.